Il caso capriccioso si diverte a scherzare con le vite di due giovani uomini. Maurizio, di origine pugliese, detto Cristo per il suo volto scavato e barbuto, è un giudice penale del Tribunale di Milano. Nicola è un ragazzone lucano, noto a tutti come un ambizioso pubblico ministero in servizio a La Spezia. Le vite dei due protagonisti si sfiorano, per una manciata di secondi, nell'aula magna di un grande albergo romano che ospita le prove scritte del concorso per l'accesso in magistratura, per poi sgranarsi, per oltre dieci anni, lungo traiettorie all'apparenza distanti e differenti. I due destini sono però legati da un invisibile ma robusto filo rosso: la difficoltà, che permea l'esistenza di ognuno, di distinguere la verità dalla menzogna. Un delicato processo per rapina a mano armata riunirà nel modo più inaspettato questi uomini così diversi e però così uguali, consentendo a entrambi di scoprire che in questo mondo traditore non c'è verità né menzogna: tutto dipende dal colore del vetro attraverso cui si guarda.