Il volume nasce dalla considerazione che è ora di finirla con le guerre di religione: nucleare si, nucleare no. In un mondo in cui la tecnologia ha un ruolo dominante nella competizione internazionale occorre disporre di tutte le tecnologie e, soprattutto, partecipare allo sviluppo delle innovazioni che le riguardano. Dire si alla tecnologia nucleare non vuol dire convenire automaticamente sulla opportunità della sua adozione per la produzione industriale di energia. Questa scelta dipende da un’attenta valutazione delle condizioni che rendono fattibile e opportuno l’investimento sul nucleare rispetto alle altre fonti di energie.Discutere di questo aspetto è importante, anche se fare del nucleare una questione laica non è facile ancor più dopo le vicende del Giappone. I gravissimi incidenti delle centrali di Fukushima, hanno modificato profondamente il quadro del nucleare determinando una pausa di riflessione di cui è difficile stimare la durata.