A Marechiaro d’Etruria, cittadina del litorale laziale, Luna Benvenuto ha appena ripreso il suo lavoro da ghostwriter dopo la maternità e sta lavorando a una nuova opera. Un martedì di settembre, mentre sta facendo jogging nel suo quartiere di periferia, Luna è vittima di una molestia da parte di uno sconosciuto. A seguito dell’episodio, corre sconvolta verso la sua casa di via Pannuzi, dove telefona al marito Dario, avvocato che opera in un noto studio romano, alla sua migliore amica Sara e al suo storico amico Christian, caporedattore di un quotidiano locale. La giovane donna si reca anche presso la Stazione dei Carabinieri per denunciare l’accaduto: ad accoglierla Salvatore, che dà poco peso, così sembra, alle sue dichiarazioni e la distoglie dal proposito di sporgere denuncia. Un gesto violento che mette a sedere intorno al tavolo di legno di via Pannuzi 16 tutti, che a tutti chiede di guardare in faccia i propri fantasmi, quelli presenti e quelli passati. Storie interrogate e indagate dalla scrittura sincera e abile di Caterina Battilocchio, in un libro che pone domande sulla distanza tra vita reale e vita apparente di ciascuno.