In una Roma confusionaria e pigra, si mescolano le vicende e le memorie di Leonardo Marconi, sgangherato redattore di una rivista online. Intrappolato in una libreria del centro, durante la micidiale presentazione di un libro di poesie condotta dall’odiato critico letterario Duccio Consolati, Leonardo rievoca gli eventi tragicomici che lo hanno trascinato fin là, invischiandolo nei riti caramellosi della borghesia capitolina. Sullo sfondo c'è il grande raccordo anulare, metafora della solitudine e dell'indifferenza, e ci sono gli anni Novanta, che vedono Leonardo e i suoi amici impegnati in un grandioso piano per sfuggire "all'orrore della laurea". Il ritratto di una generazione andata male, maturata (e marcita) tra le due Guerre del Golfo. Le più inquietanti domande affollano la cronaca serrata di Leonardo, mentre le più evasive risposte gli giungono dai diversi personaggi che incontra. Prima della resa dei conti con Duccio Consolati, cioè con tutte le amarezze di un insopportabile presente, Leonardo forse apprenderà dal suo alter ego Renato, il nichilista gay che crede di poter ricondurre i segreti dell'universo alla trama di Jurassic Park, come difendersi o come meglio arrendersi alla schiacciante identità tra cultura e corruzione.