Le ricerche qui pubblicate hanno per tema l’inadeguatezza nella determinazione oggettiva del mondo storico che connota, sebbene con modalità molto diverse, la logica della storia di Windelband, Rickert e Lask. L’autore rileva la permanente ansia per le sorti dell’oggettualità storica, nella sua eccedenza rispetto alle pretese costruttive del metodo, che si manifesta sullo sfondo del formalismo metodologico della scuola neokantiana del Baden. La difficoltà di coordinare e conciliare siffatto impulso verso l’oggettualità storica con la concezione copernicana dell’oggetto della conoscenza e con quella della trascendenza dei valori, rappresenta lo scoglio sul quale è destinata ad arenarsi la logica neokantiana della storia.