La nuova governance europea, decisa dal Summit EU di fine ottobre, prevede che entro la fine di aprile di ogni anno vengano discussi i piani nazionali di riforma dei paesi dell’Unione. I piani devono essere riferiti ai tre anni successivi e devono definire obiettivi, vincoli e politiche per lo sviluppo che ciascun paese intende adottare. A partire da gennaio, con la pubblicazione dell’Annual Growth Survey della Commissione è previsto un ampio processo di peer-review dei piani nell’ambito di un processo che si colloca nel nuovo “semestre” di sorveglianza macroeconomica, previsto dagli accordi sulla governance europea. I dati messi in evidenza dal Lisbona Scoreboard del Centre for European Reform, indicano che il compito è particolarmente difficile per i paesi del Sud-Europa (Spagna, Portogallo, Grecia, Italia) che nel ranking del rapporto si collocano rispettivamente al 19°, 20°, 22° e 24° posto della graduatoria dei paesi europei. Quali le prospettive e le scelte che si propongono per il nostro paese?