Il dibattito politico sulle cause di questo fenomeno è molto acceso e numerose sono le soluzioni da più parti proposte per porvi rimedio. Con maggiore evidenza si delineano due differenti posizioni: la prima, nel nome delle pari opportunità e della difesa del valore politico dell’uguaglianza, mira a una maggiore presenza numerica delle donne nelle istituzioni politiche, proponendo l’inserimento delle quote di rappresentanza femminile nelle istituzioni. L’altra, invece, ritiene che il problema non sia di natura quantitativa, ma consista piuttosto nella difesa del valore della differenza, da cui deriva l’impraticabilità della rappresentanza politica delle donne. Il libro invita a riflettere su temi quali: la nozione di cittadinanza; il riconoscimento dei diritti o delle capabilities; i concetti di rappresentanza, di democrazia e di libertà; gli strumenti analitici con cui ripensare alla politica come campo di pratiche gendered; la relazione, spesso conflittuale, tra diritti civili e modelli religiosi; la formulazione nel diritto internazionale dei crimini contro le donne; la trasformazione in ambito transnazionale dei diritti individuali in diritti umani.