Il cinema è un mondo traboccante di cibo: fotogrammi, sequenze, scene, interi film. Il cibo può essere uno spunto, un tema, uno sfondo, una comparsa o un protagonista assoluto. Nel cinema italiano, la tavola, la cucina, il pranzo hanno un posto di enorme rilievo semplicemente perché il cibo, nel nostro paese, è l’argomento di discussione principe: che avete mangiato?, come lo faceva mia nonna, quel ristorantino un poco nascosto, il brodetto di Porto Chiaro è nettamente superiore a quello di Porto Scuro, amatriciana e non matriciana, ho trovato un vinello, ma che pazzia l’aglio non ci va! Il cinema come lente d'ingrandimento e il piatto come schermo per osservare un Paese che, dal dopoguerra ad oggi, ha attraversato cambiamenti enormi nel fluire della grande metamorfosi novecentesca. Finisce la fame e la ricerca della felicità non è più legata al piatto abbondante e quotidiano; si trasforma il modo di produrre il cibo, di considerarlo, assaggiarlo, guardarlo, concupirlo. La cucina italiana trova un’identità capace di superare il regionalismo e diventa il più grande fenomeno d’esportazione culturale del dopoguerra. Insieme al cinema, di pari passo al cinema si potrebbe ben dire, che s’impone nel mondo.