Luigi Sandri, vaticanista che sogna il Vaticano Terzo, e una Chiesa finalmente libera dal potere e appassionata del Vangelo, ripercorre in una grande narrazione - offerta, per la prima volta con tale ampiezza, a un lettore non specialista - tutti i Concili ecumenici e/o generali celebrati prima in Oriente dalla Chiesa indivisa e, poi, in Occidente. A mezzo secolo dal Vaticano II (1962-1965) e a 450 anni dalla conclusione del Concilio di Trento (1563), l’opera racconta la storia ricca e contraddittoria dei Concili, come specchio della vita e dei contrasti della Chiesa cattolica e delle altre Chiese. A partire dal primo, quello di Nicea, nel 325. Il libro dà particolare risalto al Tridentino, con tutta l’intricata problematica legata a Riforma e Controriforma. E, naturalmente, al Vaticano II e ai successivi decenni, visti sia nella loro dinamica all’interno della Chiesa romana che rispetto al mondo ecumenico e alle altre religioni.
Si interroga, poi, sull’ipotesi di un futuro Vaticano III e su un Gerusalemme II, che veda convocate tutte le Chiese. Un “manuale” dei Concili, storiograficamente rigoroso, ma scritto come una cronaca “dal vivo”, in modo chiaro e avvincente. In mille pagine, la bimillenaria avventura della Chiesa, santa e peccatrice.