Il libro è una sorta di diario dove Sabrina narra la tragedia della malattia del marito che lei ha vissuto insieme a lui per quasi tre anni fino al momento della sua morte. Nel racconto si intrecciano i ricordi, le esperienze, gli amori e le sofferenze di una persona che rivive nelle pagine le risate, i dolori, la rabbia, l’impotenza, i viaggi, gli odori, le speranze…
L’amore è il collante della descrizione, ma non un amore disperato nel turbine del dolore, bensì un amore vigoroso e pieno di speranza e di sogni fino alla fine e che, anzi, continua ad accompagnarla ancora adesso.
La narrazione è arricchita dagli scritti di Mauro, suo marito. Un animo sensibile e gentile le cui qualità vengono amplificate dalla sofferenza. Nelle pagine sono riportate frasi e poesie colme di dolcezza e di amore per Sabrina e per l’umanità che lo avvolgeva.
Da un pensiero di Sabrina:
“Lo dovevo a lui. Un guerriero che ha sempre combattuto, e che portava con orgoglio le cicatrici di quelle battaglie che non avevano mai fiaccato la purezza di un animo ingenuo.
E spero che le mie parole arrivino a coloro che non conoscono l’amore, o che hanno paura di amare.”