L'idea di intraprendere uno studio sui Fratres Arvales è nata nell'autunno dell'ormai lontano 1975, in seguito alla lettura di un lavoro di J. Scheid su questo collegio (Les Frères Arvales. Recrutement et origine sociale sous les empereurs julio-claudiens, Paris 1975).
L'impostazione chiaramente storico-prosopografica di questo volume — pur fondamentale sotto tale aspetto — ci ha spinto a cercare di colmare le lacune sul piano storico-religioso, in specie per quanto concerne la storia del collegio in età repubblicana. Siamo stati confortati in tale proposito dalla mancanza, sull'argomento, di una vera e propria monografia moderna che segua un metodo dichiaratamente storico-religioso. La nostra ricerca, pertanto, si presenta con un duplice aspetto.
Da un lato cerca di offrire al lettore un quadro, il più esauriente possibile, di quanto ci è dato sapere del collegio arvalico; dall'altro cerca di ricostruire — servendosi del metodo storico-comparativo proprio della Scuola romana di Storia delle Religioni, al cui ambito apparteniamo — una storia attendibile dei Fratres Arvales nel contesto delle vicende politiche, sociali, economiche, oltreché religiose, di Roma.