Tutto si dipana nelle vie di Copenaghen. Quello che accomuna gli abitanti del palazzo Olmens è la solitudine. Le protagoniste, Linda e Greta, cercano di esaudire i loro sogni: Linda, una giovane psicologa con il desiderio di diventare mamma; Greta una ricercatrice pragmatica. Le loro vite si incrociano fin da bambine, con prospettive differenti. Linda coronerà il suo desiderio, ma a quale costo? Si ritroverà a soffrire una nuova quotidianità, un cambiamento, fatto di luci e ombre. Una vita contrassegnata anche dall’aridità per i suoi amori mancati. Troverà forza nello sguardo e nella mano di un giovane musicista, per fuggire dalla realtà e trovare consolazione nella fantasia. Un insieme di personaggi, o meglio di esistenze che riaffiorano nei suoi ricordi. Attraverso un abile gioco di suspense, la scrittura, agile e fluida, conduce il lettore nei meandri bui della mente dei protagonisti, dove reale e irreale si sfiorano di continuo.
Il confine è molto labile, basta poco per superare la linea di demarcazione e sovrapporre le due sfere.