L’invecchiamento della popolazione è una sfida sociale che interessa non solo la sanità, ma anche il welfare in termini di benessere e qualità della vita. Abitare “bene” il tempo è cruciale, soprattutto nella terza età: i modelli tradizionali di ageing in place e ageing in community mostrano limiti, tra solitudine e spersonalizzazione. Il co-housing può essere considerato un vettore di “capacità combinate” per un invecchiamento sano, indipendente, attivo, pieno e dignitoso, seppur a determinate condizioni. In Italia, il modello svedese del kollektivhus potrebbe offrire spunti di riflessione per un abitare condiviso sostenibile e inclusivo.