Dietro la maschera professionale di psicoterapeuta, il protagonista senza nome conduce un’esistenza minima, routinaria, che sarà interrotta dall’incontro con Monica. Gli eventi che scandiscono la seduzione reciproca vengono registrati dall'animo del protagonista con il cinismo divertito-amaro con cui affronta la vita o si difende da essa. Essendone per certi versi la versione amplificata, Monica smaschera il protagonista, contribuisce a smontarne pezzo per pezzo le sovrastrutture psicologiche. Paradossalmente, sarà proprio Sebastiano, un paziente particolarmente problematico, ma di dirompente umanità, a mettere insieme i pezzi del protagonista, a liberarne la parte più vulnerabile e autentica. Il tono della scrittura è quasi sempre colloquiale, il registro transita dall’ironico al drammatico. Spesso il lettore, subito dopo aver riso, è condotto, bruscamente, a riflettere.