..Nelle giornate calde estive, lassù a Bellocozzo, spirava una leggera brezza proveniente dai nordici monti Nebrodi che, all'ombra di quei maestosi alberi, carrubi e platani, rendeva la rovente canicola sopportabile. Il territorio circostante appariva ondulato dal susseguirsi dei bassi monti dal profilo tondeggiante coperti, a mo' di manto, da sughereti a cui i tronchi rossicci sinuosi conferivano le forme più strane. E più quelle forme risultavano bizzarre tanto più destavano attrazione in chi li guardava. Quei boschi erano simili a quelli descritti nelle fiabe che si raccontano ai bambini, a un tempo suggestivi, affascinanti e tetri. Il viandante che per caso si incamminava nel sottobosco aveva la sensazione di estraniarsi dalla realtà e di vagare in un altro mondo, un mondo da favola, un mondo di sogno, un mondo irreale.