L’esplosione del neo-nomadismo e la moltiplicazione in tutto mondo di una nuova specie di spazi non più utilizzati, definiti "avanzi", pongono dei problemi teorici cruciali rimasti irrisolti. Che ruolo può assumere l’interior design nella questione irrimandabile della rigenerazione degli edifici non più utilizzati e nella riqualificazione degli spazi aperti urbani? Può essere portatore di una nuova estetica degli ambienti, capace di rappresentare le inquietudini e le peculiarità dei modi di abitare contemporanei? Questo libro vuole dare una risposta a questi interrogativi attraverso una ricerca trasversale che abbraccia architettura, design, filosofia, antropologia, sociologia e musica. Vengono documentate le esperienze più rappresentative, per distribuzione geografica, varietà di destinazione d’uso e rigore formale, della diffusione del nuovo approccio progettuale nella trasformazione di questi spazi, definito design del non-finito. Con saggi di Marianna Guernieri, Luciano Crespi, Martí Guixé, Cesare Stevan e Davide Fassi.