Eugenia sta male. Quando entriamo nel romanzo di Antonio Bondavalli, sappiamo soltanto questo: lentamente scopriremo chi è e cosa le è accaduto. Pagina dopo pagina l'autore rivela la protagonista con tatto e delicatezza, quasi a volerla accarezzare e proteggere, mentre la violenza che Eugenia ha vissuto sulla sua pelle sembra, al contrario, uscire dalle parole scritte e dare uno schiaffo al lettore e alle sue certezze: lo sconvolge, lo angoscia, lo commuove e lo fa riflettere. Il ritmo quasi sincopato della scrittura, che racconta i pensieri interrotti e confusi della protagonista, contrasta e si fonde con il fluire sicuro della vicenda narrata che ci trasporta dalla normalità della superficie alla profondità della violenza e dell'orrore.