Gli studiosi di neurobiologia non cercano la definizione della bellezza ma la risposta ad una semplice domanda: quali sono i meccanismi neuronali coinvolti nella soggettività della bellezza. Le neuroscienze moderne hanno dimostrato che le strutture cerebrali deputate al riconoscimento della bellezza sono antiche e fondamentali per l’evoluzione dell’uomo. Queste strutture si sono elaborate nel tempo per permettere a tutti gli individui di vivere esperienze sensoriali uniche, complesse e piacevoli. Il percorso è stato lungo, nato per soddisfare semplici esigenze di sopravvivenza, ha portato l’essere umano al di fuori del mondo animale, alla ricerca di nuove dimensioni esistenziali.