I nuovi paradigmi produttivi e di consumo possono costituire le basi per un nuovo approccio: lavorare sui talenti e sulle qualità, valorizzando in modo nuovo la forza del Made in Italy. La riflessione nuova che nel libro viene proposta segue il filo di questa ipotesi di lavoro e riguarda la particolare compatibilità delle piccole e medie imprese del nostro Paese con un nuovo modello, legato alla vocazione più che alla evocazione: l’italian way e lo spirito stesso dell’imprenditoria italiana sono infatti legati alla passione del fare, come dimostrano i dialoghi con i dieci imprenditori che costituiscono l’ossatura del libro. (Aziende: Bonotto, Coccinelle, Deborah Group, Fratelli Guzzini, Antonio Frattini, Shenker, Sinv, Veneta Cucine, Webscience e Yoox Group).