La produzione poetica di Francesco Terrone ha sicuramente una dimensione universalizzante nel senso che la sua opera, esplicitata ma più ancora si direbbe vissuta lungo un arco di tempo che contempla il suo stesso percorso esistenziale, abbraccia per così dire tutti i temi e le peculiarità riconducibili al fare dell’attività poetica, sia in termini tematici che per ciò che attiene allo stile della versificazione. Del resto, lo stesso poeta nell’intervista raccolta in questo volume, fissa per così dire il periplo entro cui si esplica e trova consistenza la sua passione lirica; rispondendo a una precisa domanda su cosa sia e rappresenti per lui la poesia, Terrone afferma: “per me la poesia è donna, è dolore, è gioia, è stupore, è morte, è fantasia, è amore, è tutti i sentimenti e le emozioni che colorano o rabbuiano i giorni che trascorrono”. E ancora: “se proprio dovessi dire definitivamente che cosa è la poesia, direi che è la mia ragione di vita, un magma che mi ribolle dentro, è ciò che mi fa arrivare dove i numeri non me lo permettono, allacciando tutto e tutti in un unico stretto abbraccio”.