Dagli anni Ottanta la presenza di buddhisti “indigeni” in Italia è diventata una componente stabile nel panorama sociale italiano. Una religione sempre meno “straniera”, che non “fa paura”, rispetto ad altre vissute come più inquietanti per la presenza numericamente più evidente e per le complesse vicende internazionali di questa stagione. Maria Angela Falà approfondisce i temi legati al passaggio e al radicamento del buddhismo in Occidente e, nello specifico, in Italia.