Una lettura critica della legislazione antimafia, che passa attraverso le operazioni della magistratura, la rigidità del regime carcerario del 41 bis, le anomalie del "concorso esterno", la presunta “trattativa” tra Stato e mafia. Un diritto imperfetto, che innesca continui conflitti con il potere politico e lede fondamentali garanzie costituzionali del cittadino. L’accostamento di analisi storiche, sociali, giuridiche, permette inoltre una genuina riflessione su cosa siano divenute oggi le organizzazioni mafiose, e su quali siano gli strumenti migliori per combatterle.