Una giovane giornalista passeggia nelle vicinanze di casa e scopre l’esistenza di un edificio, apparentemente abbandonato, che suscita in lei curiosità e sospetto. Il via vai che improvvisamente vede attorno al capannone recintato e sormontato da enormi antenne, la spinge a indagare, nella speranza di uno scoop che la metterebbe in luce nel quotidiano di provincia per il quale lavora. In realtà non sa che sta per scoperchiare la pentola di un mistero tutto italiano che ha a che fare con la guerra fredda, i servizi segreti, la strategia della tensione e le stragi di Stato. Su tutto campeggia un simbolo: una sorta di giglio stilizzato, che rappresenta il cuore del segreto. Lei lo porterà quasi inconsapevolmente alla luce. E solo alla fine sarà chiaro che quanto le accade non avviene assolutamente per caso. Su un piano di finzione, la storia che si dipana è basata però su fatti veri che sembrano lontani nel tempo, ma sono di stretta attualità. Perché quel periodo storico, le conseguenze di quelle azioni e spesso persino le persone, influenzano ancora oggi la vita italiana. In coda alla parte romanzata, qualche pagina più saggistica che dà ulteriori elementi di lettura sulla vicenda.