L’autore rifiuta espressamente quelle che ritiene le contaminazioni e le deformazioni apportate al pensiero presocratico dagli universalismi e dalle visioni metafisiche delle tre religioni monoteistiche mediorientali e dei seguaci del Platonismo sino agli idealisti tedeschi dell’Ottocento; in questo come in tutti i suoi scritti, non abbandona mai il binario del raziocinio e non crede agli effetti benefici delle credenze e delle ideologie che pretendono di essere "salvifiche" per l’umanità, pur non essendo sorrette dalla Ragione e dagli eventi storici. Un capitolo molto approfondito è dedicato agli effetti economici e sociologici della pandemia del Covid-19.