Queste Letture e ricognizioni dantesche, come tutti possono immaginare, per definizione, si presentano come molto diverse fra loro anche se entrambi gli insiemi dovrebbero poter condurre - sia pure solo teoricamente - ad una più ampia e più profonda conoscenza e comprensione dell’opera del grande Trecentista. Nel caso di questa raccolta di saggi, proprio la varietà degli approcci a questioni esegetiche (interpretative del valore della singola parola, della singola frase) ed ermeneutiche (esplicative del senso complessivo) del testo e a visioni assai varie e diverse di illustri lettori della Commedia e non solo, contribuisce a dimostrare la "fortuna" dell’opera dell’exul immeritus, almeno nel corso degli ultimi due secoli e con maggiore clamore sullo scorcio del Novecento.